Divinidiversi
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Confini, soglie, misure. Amore per il prossimo e rispetto per il remoto
Un buon avvocato, come mi diceva l’illustre genitore, è anche un intellettuale e prima di tutto un uomo di cultura. L'esperienza umana non si modella sul diritto, ma è questo che si conforma alle esigenze dell'umanità e dei progressi della civiltà (ex facto oritur jus). Anche dalla condivisione di altri valori ed esperienze, oltre il diritto, provenga quella intesa fiduciaria che è alla base di qualsiasi rapporto con il cliente. Trovandomi immerso nella poliedrica intelligenza di chi mi fece nascere non potevo evitare di essere anche, oltre che diventare avvocato e new media lawyer (www.bonomonline.it), consulente in diritto dell'informazione e dell'informatica, esperto in digital marketing, promotore culturale (www.candide.it), giornalista pubblicista e saggista, attivo sulle tematiche ambientali (www.amiantoeppursimuore.it) in collaborazione con riviste letterarie e di divulgazione scientifica. Del resto non è difficile comprendere che l’essenza del DIVINO può essere sentita tanto in un buon bicchiere di VINO quanto in alcune rime di VERSI brevi, indipendentemente dall’essere DIVERSI, perché la vita ha un senso, un sapore e una poesia che risiede nell’unione di queste quattro parole in una, DIVINIDIVERSI.
Alla memoria dei miei genitori che mi hanno insegnato l’amore per il sapere, ho dedicato le riflessioni di questa videonota: a mio padre Aldo Bonomo (www.aldobonomo.it), mente illuminata del diritto, fine scrittore e poliedrico artista, di incessante operosità e dirittura morale esemplare, sempre rispettoso delle REGOLE, e a mia madre Lorenza Franco (www.diVinidiVersi.it), mente illuminata dalla filosofia e dalla letteratura, di profonda cultura umanistica e sconfinata – senza CONFINI – sapienza, di acceso spirito libertario, apprezzata poetessa, paladina del libero e laico pensiero.
Quindi 1. alla nobiltà d’animo e al rispetto delle regole, e 2. all’eleganza del pensiero libero che si esprime musicalmente in poesia.
A significare anche che in me si compendiano i valori di DESTRA con i princìpi di SINISTRA, in quella coincidentia oppositorum di Niccolò Cusano, e poi di Giordano Bruno, rappresentati dal taoismo nei simboli concentrici di Jin e Yang, che esprimono la vita nel continuo divenire cosmico di cui siamo tutti partecipi. Mi piace pensare (non credere) che il loro continuo dialogo poetico prosegua in altre e più elevate dimensioni e che possano ora apprezzarmi, più di quanto fecero in vita, come unico e degno figlio erede della ricchezza di pensiero di entrambi.
Giovanni Bonomo.